Grafologia360 sbarca sulla carta stampata. In questi mesi estivi l’interpretazione della cartolina sarà il tema della rubrica “Colpi di penna” (sui segreti della scrittura a mano) del free press V Pocket magazine.
Sfoglia la rivista al seguente link: V Pocket summer edition 2019.
Buona lettura!
“Caro amico ti scrivo
Così mi distraggo un po’
E siccome sei molto lontano
Più forte ti scriverò!”
Così Lucio Dalla esordisce nella sua canzone “L’anno che verrà”: questi pochi versi, oltre ad ergersi di diritto tra gli incipit maggiormente conosciuti da più di una generazione, racchiudono anche delle importanti verità!
Lo scrivere a mano come suggerito da Lucio Dalla (ai suoi tempi non esistevano gli smartphone) può produrre nell’adulto una certa distrazione, una dose di appagamento: il lasciar libera la mano di esprimere il flusso dei pensieri, il susseguirsi di attacchi e stacchi di penna, la pressione della punta che penetra sul foglio, lo scorrere ritmato delle lettere, sono solo alcuni dei gesti che potenzialmente possono essere un vero toccasana per dita e mente! Come il pianista professionista si distrae sprigionando le proprie dita sui tasti del pianoforte, così ogni persona adulta, che sa scrivere in modo spontaneo, può provare le medesime sensazioni di rilassamento e liberazione…e non serve esser Maestri o possedere un Steinway: carta e penna sono alla portata di tutti!
Normalmente i pensieri che si realizzano scrivendo sono più sentiti, più ricchi di vocaboli, più genuini, più preziosi. Non a caso molti psicologi e counselor utilizzano la scrittura a mano come mezzo terapeutico.
Quando una persona abbandona le tanto amate tastiere per cimentarsi con carta e penna significa che, consciamente o inconsciamente, vuole mettersi più a nudo nei confronti della persona a cui lo scritto è destinato. La persona, anche se non se ne rende conto, fa un dono speciale: trasmette una parte di sé. Quando scriviamo inevitabilmente e senza accorgercene proiettiamo noi stessi sul foglio, la nostra essenza, il nostro carattere, le nostre zone d’ombra e quelle di luce!
Questo invece non può realizzarsi in modo pieno se si utilizza il computer o il cellulare. La persona volente o nolente si scherma, mette un filtro.
Se questa estate vogliamo trasmettere il nostro affetto o amicizia a qualcuno approfittiamo scrivendogli una bella cartolina: effetto WOW garantito!
A dispetto di sms, post o stories, una cartolina non potrà mai essere “bloccata” o “cancellata”, ma contiene tutta una serie di informazioni strettamente intime e personali che solo un grafologo può mettere in luce.
Dai il tuo indirizzo ad amici e parenti, libera dalle vetrinette di genitori, nonni o bisnonni quelle vecchie cartoline incastrate alla meglio “ai tempi de Marco Caco” …e aguzza la vista sui seguenti segni grafologici!
Focalizziamoci sulla parte dedicata al testo e osserviamo il carattere utilizzato. Se il destinatario è una persona “amica” lo scrivente dovrebbe sentirsi libero di esser spontaneo, genuino e per questo dovrebbe prediligere il corsivo o lo stampatello minuscolo o un mix dei due in quanto espressivi di “potenziale” naturalezza e volontà di mettersi a nudo nei confronti dell’altro. La scelta dello STAMPATELLO MAIUSCOLO o di un corsivo “artefatto” che sembra scritto a computer, si presta invece a diverse interpretazioni, tra le più gettonate: lo scrivente manifesta un elevato desiderio di chiarezza, di leggibilità e/o tende (inconsciamente) a mascherarsi vuoi per timidezza, riservatezza, autoprotezione, vergogna del proprio corsivo, desiderio di distacco verso il destinatario.
Se ricevi una cartolina ti aspetti che l’animo del mittente sia nei tuoi confronti ricco di belle intenzioni, augurale, propositivo… ma è veramente così?! L’andamento del rigo di base può venirci in aiuto. Quando lo spazio su cui scrivere è limitato a un piccolo biglietto che può contenere solo poche parole o frasi, le persone tendono a impennare verso l’alto il rigo e la propria firma (a differenza di quanto può succedere se si scrive su un foglio A4). Questo è indice di grinta, desiderio di esser propositivi, energici, in generale il mittente dovrebbe esser ben disposto nei tuoi confronti. Se l’andamento del rigo è tendenzialmente orizzontale, la persona, con buona probabilità, lo avrà anche se scrive in un formato A4, se non è così può sentirsi un po’ frenata nei confronti del destinatario. Le righe e la firma precipitano con moto discendente? No buono: la persona o è assorta in uno stato di down personale o inconsciamente tanto augurale nei tuoi confronti proprio non è.
Cartolina di gruppo: dove è collocata la tua firma? Se a sinistra può significare timidezza, prudenza. Al centro è proiezione di ponderazione ma anche di egocentrismo (soprattutto se la firma è particolarmente grande); se preferisci la zona destra è indice di iniziativa, ottimismo, competitività.
Come le persone sono ricche di sfaccettature così lo sono i segni grafologici: le informazioni che potenzialmente si possono desumere da una cartolina sono ancora tantissime ma le cartucce per questo numero sono ahimè terminate… buona estate e ai prossimi colpi di penna!
Se vuoi effettuare un’analisi grafologica individuale o di coppia, puoi contattare la dott.ssa Dalla Costa di Grafologia360: grazie alla sua esperienza pluriennale di grafologo professionista saprà come meglio consigliarti! Consulenza su tutto il territorio italiano.
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